FRT FOR THE WIN
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FRT FOR THE WIN
L'avrò scritto una mezza dozzina di volte ma stavolta ci vuole un topic ad hoc.
Complimenti alla FART:
-> per come tiene i binari. Oggi l'8/8 22 scivolava sinuoso sui binari in modo cosi perfetto che potevo stare in piedi al centro del corridoio senza correre il rischio che mi venisse il mal di mare. Menzione al macchinista per la guida perfetta.
Discorso completamente inverso per il binario all'Americana di Voldemort.
-> per chi posa e mantiene i binari. Ho visto cataste di rotaie pronte all'uso tra Locarno e Ponte Brolla e in altre 3 punti. Ci sono sempre state e non sono una novità di oggi ma fà piacere vederle.
Ne avessi vista una sola sulla SSiF e non parlo di catasta ma proprio di rotaia.
-> per come tiene i dintorni del binario. I muretti a secco ben tenuti, l'erba tagliata praticamente di fresco. Non una pianta con le fronde capaci di entrare all'interno del treno se si tiene il finestrino aperto. In pratica intorno al binario c'è una "no tree zone" dove non cresce nulla che possa dar fastidio.
-> per la linea che non è circondata da quintali di barriere di metallo. Perfino i ponti hanno un solo corrimano verso valle e solo quelli grossi ne hanno uno anche verso monte.
p.s.
Per i non "addetti ai lavori", FRT è il vecchio nome della FART, prima che chiudesse la linea della Maggia e diventasse un gestore di autolinee.
For The Win è un modo di dire che equivale a dire "il migliore".
Complimenti alla FART:
-> per come tiene i binari. Oggi l'8/8 22 scivolava sinuoso sui binari in modo cosi perfetto che potevo stare in piedi al centro del corridoio senza correre il rischio che mi venisse il mal di mare. Menzione al macchinista per la guida perfetta.
Discorso completamente inverso per il binario all'Americana di Voldemort.
-> per chi posa e mantiene i binari. Ho visto cataste di rotaie pronte all'uso tra Locarno e Ponte Brolla e in altre 3 punti. Ci sono sempre state e non sono una novità di oggi ma fà piacere vederle.
Ne avessi vista una sola sulla SSiF e non parlo di catasta ma proprio di rotaia.
-> per come tiene i dintorni del binario. I muretti a secco ben tenuti, l'erba tagliata praticamente di fresco. Non una pianta con le fronde capaci di entrare all'interno del treno se si tiene il finestrino aperto. In pratica intorno al binario c'è una "no tree zone" dove non cresce nulla che possa dar fastidio.
-> per la linea che non è circondata da quintali di barriere di metallo. Perfino i ponti hanno un solo corrimano verso valle e solo quelli grossi ne hanno uno anche verso monte.
p.s.
Per i non "addetti ai lavori", FRT è il vecchio nome della FART, prima che chiudesse la linea della Maggia e diventasse un gestore di autolinee.
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- cf.
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Re: FRT FOR THE WIN
Giusto per fare il pignolo, le FRT divennero ufficialmente FART il 30.06.1961 (la società gestisce linee di autobus dal 30 aprile 1960, quando venne chiusa la tramvia).Bremen ha scritto:Per i non "addetti ai lavori", FRT è il vecchio nome della FART, prima che chiudesse la linea della Maggia e diventasse un gestore di autolinee.
ciao
CF
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Re: FRT FOR THE WIN
Se posso permettermi una critica... le stazioni erano più belle in giallo!
«Anche questo era perduto: la corsa tranquilla di un trenino azzurro che si ferma alla povertà delle stazioni di legno dipinto, al piazzale vuoto dove scende la donna con la sporta delle spese» (P. Martini, Requiem per zia Domenica)
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Re: FRT FOR THE WIN
Si può discutere sull'utilità dell'opera, ma non sul fatto che sia un lavoro ben fatto (immagino che il Comune ci avrà messo del suo):
«Anche questo era perduto: la corsa tranquilla di un trenino azzurro che si ferma alla povertà delle stazioni di legno dipinto, al piazzale vuoto dove scende la donna con la sporta delle spese» (P. Martini, Requiem per zia Domenica)
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Re: FRT FOR THE WIN
Quoto.
Ci son passato qualche anno fà ed è una bellissima zona.
Vedo che il PLino l'hanno inserito veramente bene, soprattutto senza rovinare quanto già era presente.
Ci son passato qualche anno fà ed è una bellissima zona.
Vedo che il PLino l'hanno inserito veramente bene, soprattutto senza rovinare quanto già era presente.
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Re: FRT FOR THE WIN
Il fratello del PLino di cui sopra:
«Anche questo era perduto: la corsa tranquilla di un trenino azzurro che si ferma alla povertà delle stazioni di legno dipinto, al piazzale vuoto dove scende la donna con la sporta delle spese» (P. Martini, Requiem per zia Domenica)
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Re: FRT FOR THE WIN
Immagino che in una futura legge obbligheranno la messa in loco di segnali giganti con scritto...
"pedone... si tu... se ci sono le luci... se c'è un coso che si muove e fa rumore... rimani fermo... che se ci vai contro lui non si fa niente... tu si."
Mi sembra un attimo sovradimensionato, soprattutto gli apparati elettrici, ma almeno la staccionata in legno non lo rende cosi orrido
"pedone... si tu... se ci sono le luci... se c'è un coso che si muove e fa rumore... rimani fermo... che se ci vai contro lui non si fa niente... tu si."
Mi sembra un attimo sovradimensionato, soprattutto gli apparati elettrici, ma almeno la staccionata in legno non lo rende cosi orrido
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Re: FRT FOR THE WIN
Nell'altro gli apparati elettrici sono convenientemente stati camuffati in verde.
Con il D 157 in transito:
Poco più a ovest ne stanno allestendo un terzo; o faranno un sovrappasso? Non si intuisce ancora...
Con il D 157 in transito:
Poco più a ovest ne stanno allestendo un terzo; o faranno un sovrappasso? Non si intuisce ancora...
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