La linea del bernina.. alla Francese... e altre Svizzerate
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Re: La linea del bernina.. alla Francese...
Mai definizione fu più esatta.Un ferro da stiro francese
- minuto 5:21... entra sul terzo binario della FINTA Filisur arrivando direttamente dal binario di corsa. Nella realtà non è possibile e non c'è neanche l'incrocio Inglese.
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Ve la ricordate la vecchia Albula 2 per MSTS del 2003?
http://www.avsim.com/hangar/utils/mvcha ... ula21.html
Pur avendo il binario a scartamento normale, impossibile da non usare nel 2003 visto che quello a scartamento ridotto delle xtracks non era ancora stato fatto, rende meglio della boiata per RW2.
I ponti sono nello stesso stile degli originali e il contorno è sensato. Perfino la stazione di Filisur è "esatta" per quanto possa esser esatta una stazione in MSTS.
Tornando ad RW... sopra Bergun il tracciato è interessante...
... ma continuo a preferire il pezzo tra Masera e Trontano... è molto più divertente.
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Re: La linea del bernina.. alla Francese...
Visto che al resto del mondo piace venir presi per scemi e visto che far cambiare idea a certa gente è un'impresa impossibile, vorrei concludere la questione Albula con questo screen.
Ieri pomeriggio, in meno di 3 ore, ho posato i 22km della tratta Filisur - Preda.
I marker sono i migliori che potevo ottenere dalle mappe di google, mentre i tratti compresi negli eicoidali si basano sui dati ottenuti da cartine d'epoca.
Il tratto più complicato è stato quello a metà strada tra Filisur e Bergun dato che la linea passa a mezza costa e ci sono varie gallerie.
Binario ovviamente metrico, 32kg/ml, montato su traverse in legno. Nessuna elettrificazione.
Dopo aver posato in RS/RW i binari della Domodossola Locarno, della Spoleto Norcia, della Calalzo Cortina Dobbiaco e di altre, sono arrivato alla conclusione che la migliore, il vero capolavoro, è sempre e solo la Domodossola Locarno.
Ieri pomeriggio, in meno di 3 ore, ho posato i 22km della tratta Filisur - Preda.
I marker sono i migliori che potevo ottenere dalle mappe di google, mentre i tratti compresi negli eicoidali si basano sui dati ottenuti da cartine d'epoca.
Il tratto più complicato è stato quello a metà strada tra Filisur e Bergun dato che la linea passa a mezza costa e ci sono varie gallerie.
Binario ovviamente metrico, 32kg/ml, montato su traverse in legno. Nessuna elettrificazione.
Dopo aver posato in RS/RW i binari della Domodossola Locarno, della Spoleto Norcia, della Calalzo Cortina Dobbiaco e di altre, sono arrivato alla conclusione che la migliore, il vero capolavoro, è sempre e solo la Domodossola Locarno.
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Re: La linea del bernina.. alla Francese...
Ho appena scoperto che i cocchi Austriaci non mi piacciono. Prima d'ora non ci avevo mai fatto caso.
Il modello sembra di plastica..
Quel che non capisco è perchè non abbiano fatto il vero e unico cocco made in Swiss.
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- Brighello
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Re: La linea del bernina.. alla Francese...
A me non dispiace il coccodrillo austriaco, per il semplice motivo che era ancora una delle macchine dove l'estetica si adattava alle esigenze di servizio e possibilità tecniche e non il contrario come accade oggi.
Certo, se poi me lo paragoni a quello svizzero è chiaro che quello austriaco sfigura. Quello svizzero è più "muscolo" e con le apparecchiature più nascoste all'interno della cassa..... quello austriaco ha molte più cose a vista e uno dei cofani a sbalzo : Ma la cosa che lo rende un po meno bello secondo me è il rapporto tra larghezza,lunghezza complessiva e altezza dei cofani che lo fa sembrare stretto
Le ruote di quello in 3d sembrano verniciate come quelle delle vaporiere inglesi.
Certo, se poi me lo paragoni a quello svizzero è chiaro che quello austriaco sfigura. Quello svizzero è più "muscolo" e con le apparecchiature più nascoste all'interno della cassa..... quello austriaco ha molte più cose a vista e uno dei cofani a sbalzo : Ma la cosa che lo rende un po meno bello secondo me è il rapporto tra larghezza,lunghezza complessiva e altezza dei cofani che lo fa sembrare stretto
Le ruote di quello in 3d sembrano verniciate come quelle delle vaporiere inglesi.
Da domani saprò se sarò libero!!!
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Re: La linea del bernina.. alla Francese...
Sì, appare in qualche modo mal proporzionato...
«Anche questo era perduto: la corsa tranquilla di un trenino azzurro che si ferma alla povertà delle stazioni di legno dipinto, al piazzale vuoto dove scende la donna con la sporta delle spese» (P. Martini, Requiem per zia Domenica)
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Re: La linea del bernina.. alla Francese... e altre Svizzerate
Come ben si sà i krokodil Svizzeri sono stati costruiti dalla MFO per la parte elettrica e dalla MITICA SLM per la parte meccanica.
I cocchi Austriaci invece hanno la parte elettrica prodotta dalla BBC e la parte meccanica costruita dalla Floridsdorf.
Per varie ragioni non sopporto i mezzi prodotti dalla Floridsdorf.
La 310 è l'apice dell'inguardabile. Perfino le macchine Inglesi son migliori..
I cocchi Austriaci invece hanno la parte elettrica prodotta dalla BBC e la parte meccanica costruita dalla Floridsdorf.
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Re: La linea del bernina.. alla Francese... e altre Svizzerate
Io le ho sempre gradite per il semplice fatto che sembra sempre che le han montate al contrario.... anche se ci sarà stato un perchè
Da domani saprò se sarò libero!!!
- ABFe 6/6
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Re: La linea del bernina.. alla Francese... e altre Svizzerate
Non sono perfino migliori, sono le migliori...Bremen ha scritto:Perfino le macchine Inglesi son migliori..
«Anche questo era perduto: la corsa tranquilla di un trenino azzurro che si ferma alla povertà delle stazioni di legno dipinto, al piazzale vuoto dove scende la donna con la sporta delle spese» (P. Martini, Requiem per zia Domenica)
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Re: La linea del bernina.. alla Francese...
Dai che forse la riaprono:Bremen ha scritto:Questo è un progettino carino.
http://www.railsim-fr.com/forum/index.p ... topic=2398
Projet : Sion - Martigny -St-Maurice - St-gingolph et (Evian - Thonon - Anemasse)
La famosa linea del Tonkino.
Non sò perchè ma è una ferrovia che che mi attira.. forse per il fatto che è in parte in Svizzera e in parte in Francia.... in parte è in uso e in parte no.
http://fr.wikipedia.org/wiki/Ligne_du_Tonkin
http://www.lematin.ch/actu/suisse/la-re ... bonne-voieTRAIN
La réouverture de la ligne ferroviaire Evian-St-Gingolph est sur la bonne voie
18. juillet 2011, 13h07
LeMatin.ch & les agences
Une étude présentée ce lundi démontre que la réouverture de la ligne ferroviaire entre Evian-les-Bains et Saint Gingolph est faisable. Le projet est estimé à 141 millions de francs.
Une réouverture durable de la ligne ferroviaire entre Evian-les-Bains (F) et St-Gingolph (VS) est faisable, comme le démontre une étude présentée lundi aux médias. Coût total estimé pour la réalisation du projet: 124 millions d’euros (141 millions de francs).
Avec la réhabilitation de la ligne reliant Evian à St-Gingolph, c’est la réalisation du chaînon manquant et donc l’achèvement du circuit ferroviaire autour du Léman qui se concrétiserait. «Une perspective très intéressante pour toute la population tant locale que touristique», indiquent les partenaires du projet dans un communiqué. Concrètement, la réouverture commerciale consisterait à prolonger les services ferroviaires valaisans - qui s’arrêtent actuellement à St-Gingolph - jusqu’à la gare d’Evian-les-Bains. Pour ce faire, quatre nouvelles gares de proximité seront créées sur territoire français: Evian-Est, Maxilly-Petite Rive, Lugrin, Meillerie.
Travailleurs frontaliers et étudiants
Le trajet se fera en 19 minutes, à raison d’un train par heure en semaine et d’un train toutes les deux heures le week-end. Quinze allers-retours par jour sont prévus entre Evian et St-Maurice (VS) en semaine et dix le week-end, selon les partenaires dont les cantons de Vaud, Genève et du Valais côté suisse.
«Cette nouvelle ligne, uniquement destinée au transport de voyageurs, satisfera un potentiel diversifié de clients», soulignent les partenaires. L’étude estime le potentiel de voyageurs à 1200 par jour à la réouverture de la ligne, avec une hausse future compte tenu de la croissance démographique côté français et des projets d’équipements en Suisse, comme l’Hôpital du Chablais.
La clientèle principale se composera de travailleurs frontaliers vers Genève ou le Valais ainsi que d’étudiants. A cela s’ajouteront les touristes et une clientèle se déplaçant pour des loisirs et des achats.
Conforme aux exigences de confort actuel
Les travaux projetés consisteront à réhabiliter la ligne existante en conservant son tracé. «Les aménagements ferroviaires seront intégralement construits aux standards les plus récents, avec la prise en compte d’une électrification entre la frontière suisse et Evian-les-Bains», expliquent les partenaires.
Les points d’arrêts seront conformes aux exigences de confort actuel. Avec notamment l’accès aux personnes à mobilité réduite. L’exploitation proposée sera intégrée au parc de matériel roulant suisse existant et ne nécessitera pas de nouvelles acquisitions.
Convaincre les décideurs
Le coût total du projet est estimé à quelque 141 millions de francs, marges et aléas compris. Pour passer à la réalisation, il s’agit maintenant de sensibiliser la population et surtout de convaincre les décideurs et les partenaires financiers.
L’étude permettra au Syndicat intercommunal d’aménagement du Chablais français (SIAC) de lancer la recherche de financement auprès de partenaires institutionnels tels que la Région Rhône- Alpes, le Conseil général de Haute-Savoie, les partenaires institutionnels suisses, l’Etat français et l’Union européenne.
L’étude était, elle, soutenue financièrement par le programme Interreg IV, la Région Rhône-Alpes et les cantons de Genève, du Valais et de Vaud.
Fermée depuis 1998
Longue de 18 kilomètres, la ligne ferroviaire entre Evian et St- Gingolph a été fermée aux voyageurs en 1938 en raison du manque de clientèle. Le transport de marchandises s’est poursuivi jusqu’en 1988 environ. Un trafic touristique estival a subsisté jusqu’en 1998 grâce à quelques passionnés.
Depuis 13 ans, la ligne est provisoirement fermée. L’absence d’entretien mettant en péril les voies, les partenaires ont accepté de débourser quelque 50’000 euros (80’000 francs environ à l’époque de la décision) par année pour des travaux d’entretien.
La riapertura della linea viene considerata come fattibile. Uno studio presentato lunedì calcola a 124 milioni di euro (141 milioni di franchi) il costo per il ripristino stabile della tratta tra St. Gingolph e Evian. Il tragitto (di 18 km) si farebbe in 19 minuti; si prevede un treno ogni ora in settimana e ogni due nel finesettimana (ciò che, rispetto all'attuale frequenza dei bus, rappresenterebbe un miglioramento notevolissimo!). Si calcola che gli utenti giornalieri al momento della riapertura sarebbero circa 1200.
«Anche questo era perduto: la corsa tranquilla di un trenino azzurro che si ferma alla povertà delle stazioni di legno dipinto, al piazzale vuoto dove scende la donna con la sporta delle spese» (P. Martini, Requiem per zia Domenica)
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Re: La linea del bernina.. alla Francese... e altre Svizzerate
Longue de 18 kilomètres, la ligne ferroviaire entre Evian et St- Gingolph a été fermée aux voyageurs en 1938 en raison du manque de clientèle. Le transport de marchandises s’est poursuivi jusqu’en 1988 environ. Un trafic touristique estival a subsisté jusqu’en 1998 grâce à quelques passionnés.
Quindi nel 38 non c'erano sufficenti passeggeri per tenerla aperta e invece ora ci sono.La clientèle principale se composera de travailleurs frontaliers vers Genève ou le Valais ainsi que d’étudiants. A cela s’ajouteront les touristes et une clientèle se déplaçant pour des loisirs et des achats.
Sarebbe davvero l'ora che si rimettessero ad usare quei 18km di binario, armato, "pagato" e non usato .
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