1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
Forse anche 2 di raddoppi a questo punto. Entro i confini di Pero rientrano territori estesi che meno di 10 anni fa erano ancora agresti. E' possibile che oltre Pero, alle porte di Milano, ci fosse un altro raddoppio. La cosa non mi stupirebbe: il terminale Gallaratese era ricco incroci tanto che questa parte terminale della linea era praticamente quasi completamente a doppio binario(anche se c'è da dire che tra Lonate Pozzolo-Gallarate-Castellanza si concentrava la maggior parte del traffico merci)... probabile che la situazione non fosse troppo differente tra Rho e Milano.tramvia biella-oropa ha scritto:Brutto paese forse, ma con un bel raddoppio!!!!
Da domani saprò se sarò libero!!!
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
Mai vista prima. Siamo nel 1905. La stazione è quell'edificio al centro. Dopo l'elettrificazione è cambiato più di qualcosina.
Da domani saprò se sarò libero!!!
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
Tratta Nerviano-San Lorenzo(Parabiago)
La tratta in questione si snoda lungo il sempione per circa 2,7km. Il punto di partenza è a Nerviano all'incrocio con via De Gasperi. Dopo aver costeggiato l'abitato di Nerviano e la sua frazione S.Ilario, si giunge a Costa S.Lorenzo(frazione di Parabiago). Infine si arriva a S.Lorenzo(altra frazione di Parabiago) fino a piazza S.Lorenzo. Il verso di percorrenza è sempre Milano->Gallarate. Probabilmente questa tratta è quella più interessante della tranvia in quanto i luoghi si sono conservati abbastanza.
Partenza all'incrocio del sempione con via de Gasperi (a destra). A sinistra abbiamo quartieri residenziali di massa e l'area industriale di Nerviano.
Superato l'incrocio ci si trova tra una recente area commerciale (sulla sinistra, oltre gli alberi) e le parti più periferiche della frazione di S.Ilario di Nerviano(sulla destra). Il tram correva in sede propria/marciatram al posto dell'ampio marciapiede sulla destra(fino a 10 anni fa più largo ancora. Poi è stato ristretto con la divisione in due carreggiate del sempione). In fondo inizia ad intravedersi la torre Littoria.
Proseguendo si arriva all'ingresso del vecchio abitato di Nerviano, che si estende a sinistra, mentre a destra abbiamo le sue frazioni. L'edificio giallo a sinistra esiste da tempo immemore. A sinistra, all'imbocco della curva che portava in stazione di Nerviano abbiamo la torre Littoria. Questa torre di chiaro stampo fascista, un tempo non circondata da edifici come adesso, appartiene a una lunga serie di edifici pubblici(prevalentemente municipi e scuole) lasciati dal regime tra le località di Nerviano e Legnano per motivi di propraganda e pressioni politiche nei confronti del vicino territorio del bustese. Attualmente la torre viene comunemente chiamata torre dell'acqua o dell'orologio (in base a delle sue funzioni) o, più semplicemente, torre di Nerviano in quanto simbolo della città stessa.
Ecco la torre Littoria presa frontalmente in una foto di fine anni 60/inizio 70. All'altezza della torre inziava il raddoppio della stazione. In questa foto la tranvia ha già cessato l'attività: i fili di contatto sono già stati asportati(sono stati rimossi subito dopo la chiusura), mentre i binari sono ancora al loro posto(questi sono invece rimasti per parecchi anni posati).
(Su B.A.DO foto dalla 42 alla 46)
Fatta la curva della torre si entrava in stazione. Questa era dotata di un raddoppio che partiva dalla torre e terminava bruscamente di fronte alla stazione stessa. Fino agli 40 dietro la stazione esisteva uno scalo verosimilmente usato per caricare le merci provenienti dalle tante manifatture locali. Lo scalo è poi sparito e la sua area è stata usata per edificare un magazzino e delle abitazioni private. L'accesso avveniva tramite un cancello posto all'inizio del raddoppio lato torre, cancello esistente ancora oggi e che dà accesso al rigoglioso giardino di una villa. La cinta attorno allo scalo esiste ancora oggi ma è stata parzialmente trasformata in cinta in cemento a più riprese.
Ecco la stazione con scalo in una cartolina d'epoca. L'edifio della stazione non è ancora stato ampliato.
Interessantissima foto presa sull'igresso dello scalo. Si notano una coppia di scambi a metà del raddoppio e un accesso in regresso dall'area dello scalo verso il piazzale posto dietro la torre dell'acqua.
Con questa la sottostante sequenza di 3 foto si può fare una rubrica del tipo molto ieri/ieri/oggi circa quello che si vede dalla sommità della torre di Nerviano. Tutte e tre gli scatti sono stati fatti puntanto lo sguardo sull'abitato di Nerviano. Oltre ad esso, in prossimità della chiesa sullo sfondo, si vede quello di Parabiago. Infine, ancora più lontano, quello di Canegrate.
Il Primo degli scatti mostra la stazione con il relativo piazzale nella situazione originale. L'edificio della stazione è quello in fondo al raddoppio. Poco sopra ad esso si vedono una coppia di edifici che parzialmente invadono il sempione stesso. Naturalmente con il tempo sono spariti lasciando lo spazio per nuove costruzioni a filo con le altre. Praticamente in strada sono presenti solo pedoni e biciclette.
In questo scatto il paesaggio è cambiato poco, in compenso ci sono in giro le macchine(una delle due pare essere una balilla).
Infine qui siamo negli anni 70. I binari sono spariti così come anche l'area dello scalo ora occupata da edifici. L'edificio della stazione è stato ampliato. Il paesaggio stesso è cambiato con la comparsa di varie palazzine. Una curiosità:Sotto la palazzina chiara nell'angolo in basso a sinistra c'è uno dei vari bar(e a dir la verità c'è sempre stato) dedicati alla tranvia. Infatti si chiama "bar stazione".
L'edificio della stazione, seppur abbandonato da vari anni, esiste ancora. negli anni 60 è stato ampliato aggiungendo la sezione comprendente le ultime due finestre sulla sinistra.
Uscendo dalla stazione ci si avvicina al canale di irrigazione Villoresi, che verrà fiancheggiato alla destra del Sempione all'altezza della curva a sinistra che si vede in fondo alla foto. Il Villoresi nasce assieme al canal grande all'altezza di Lonate pozzolo e giunge a Milano. Viene normalmente riempito ad aprile e svuotato tra fine settembre ed inizio ottobre. Durante i mesi freddi, in caso di forti alluvioni, viene usato come bacino di emergenza(cosa che avviene con una certa frequenza).
La prima delle foto a colori presenti sul libro B.A.DO è stata presa all'altezza della siepe dopo il semaforo: essa mostra una delle Breda in corsa in un tratto in sede propria.
La presenza del Villoresi è nascosta dagli argini rialzati. Su di essi passa (da ambo le parti) "l'alzaia di sopra", strada di servizio del canale su cui il traffico ciclopedonale è tollerato a rischio e pericolo e del passante con velocità limitata a 15 km/h. L'alzaia è fondamentalmente una stradina sterrata non protetta a ridosso dell'argine. Seguendola è possibile andare dal parco del ticino fino a quello delle groane passando per quello del roccolo e attraversando vari paesi. Ultimamente si sta procedendo a convertirla a tratti in una ciclopedonale protetta vera e propria. Il traffico è aumentato molto nelle zone in cui il lavoro è stato compiuto,facendo diventare l'alzaia una valida alternativa rapida ed ecologica per gli spostamenti da paese a paese. (consigliate le escursioni nella bella stagione).
Poco dopo la prima curva a sinistra se ne trova una a destra. In fondo a questa curva si incrocia il santuario della Colorina di cui, per saperne di più, rimando su wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_ ... a_Colorina
Qui vediamo la Colorina in una foto d'epoca(credo anni 20) presa o dall'alzaia o dal tram. L'esigua larghezza del sempione, che doveva essere spostato più vicino alla chiesa rispetto a quanto lo sia adesso, e l'assenza del binario fanno dedurre che quest'ultimo fosse posato in sede propria.
Uscito dalla curva il tram doveva affrontare un lungo rettilineo in salita che culminava sul ponte di sovrappasso del Villoresi. In quel punto in Villoresi esegue una stretta curva verso est discostandosi dal sempione, per dirigersi verso il centro abitato di Parabiago.
Ecco qui il ponte oggi preso dall'alzaia. A destra abbiamo Nerviano, a sinistra San Lorenzo. La curva a gomito è nascosta dal ponte e punta verso destra. Tutti ponti più vecchi sul villoresi seguono questo stile.
Ecco qui il ponte preso dall'altra sponda dell'alzaia in una foto d'epoca. Tecnicamente il Villoresi non è balneabile, ma qui vediamo un uomo pronto a tuffarsi. Questa pratica non è mai morta, mentre di bagnanti ne muoiono regolarmente per tante ragioni. (se il villoresi non è balneabile ci sarà un motivo....). Notare nella foto i pali della tranvia sulla sinistra.
Tra la curva a gomito del Villoresi e il Sempione esiste da sempre la locanda "Villoresi". Nella foto in alto a destra si vedono il ponte e la curva a gomito.
Passato il ponte il sempione continuava in discesa. La tranvia, secondo più fonti, costeggiava a raso il muro sulla destra in sede propria. Pare che binari e pali siano rimasti qui per molto tempo(e forse da bambino ho visto qualcosa... così ricordo io). In primavera, dopo il taglio delle graminacee, mi piacerebbe andare a fare un sopralluogo. A metà della curva in fondo alla foto si entra nella frazione Costa San Lorenzo di Parabiago.
Ancora dentro Costa San Lorenzo di cui ho trovato a casa di un amico una foto degli anni 30 che magari in futuro posterò.
(Su B.A.DO foto 47)
In fondo alla proprietà sulla sinistra termina Costa San Lorenzo e si entra in San Lorenzo (vedi cartello sulla sinistra). Parabiago è stato il maggior centro manifatturiero della zona, nonchè capitale della scarpa. Le tante manifatture erano di piccole dimensioni e di proprietà della piccola borghesia. Questo spiega la presenza di tante lussuose ville d'epoca in questa zona. Ancora oggi qualche azienda manifatturiera sopravvive nell'ambito delle rifiniture di capi di abbigliamento, ma siamo ben lontani dagli anni d'oro di questa zona.
In fondo alla foto, all'altezza del camioncino bianco, troviamo sulla destra piazza San Lorenzo, punto di termine dell'escursione.
Nella foto precedente, all'altezza dell'edificio bianco d'angolo a sinistra del sempione, c'era la stazione. Essa era priva di raddoppio e dalla parte opposta del sempione rispetto al binario. Ancora oggi, appeso a quell'edificio, esiste il cartello della fermata. Fino ad una dozzina di anni fà era in perfette condizioni, con scritte bianche e sfondo azzurro... poi pian piano si è arrugginito e sbiadito.
La tratta in questione si snoda lungo il sempione per circa 2,7km. Il punto di partenza è a Nerviano all'incrocio con via De Gasperi. Dopo aver costeggiato l'abitato di Nerviano e la sua frazione S.Ilario, si giunge a Costa S.Lorenzo(frazione di Parabiago). Infine si arriva a S.Lorenzo(altra frazione di Parabiago) fino a piazza S.Lorenzo. Il verso di percorrenza è sempre Milano->Gallarate. Probabilmente questa tratta è quella più interessante della tranvia in quanto i luoghi si sono conservati abbastanza.
Partenza all'incrocio del sempione con via de Gasperi (a destra). A sinistra abbiamo quartieri residenziali di massa e l'area industriale di Nerviano.
Superato l'incrocio ci si trova tra una recente area commerciale (sulla sinistra, oltre gli alberi) e le parti più periferiche della frazione di S.Ilario di Nerviano(sulla destra). Il tram correva in sede propria/marciatram al posto dell'ampio marciapiede sulla destra(fino a 10 anni fa più largo ancora. Poi è stato ristretto con la divisione in due carreggiate del sempione). In fondo inizia ad intravedersi la torre Littoria.
Proseguendo si arriva all'ingresso del vecchio abitato di Nerviano, che si estende a sinistra, mentre a destra abbiamo le sue frazioni. L'edificio giallo a sinistra esiste da tempo immemore. A sinistra, all'imbocco della curva che portava in stazione di Nerviano abbiamo la torre Littoria. Questa torre di chiaro stampo fascista, un tempo non circondata da edifici come adesso, appartiene a una lunga serie di edifici pubblici(prevalentemente municipi e scuole) lasciati dal regime tra le località di Nerviano e Legnano per motivi di propraganda e pressioni politiche nei confronti del vicino territorio del bustese. Attualmente la torre viene comunemente chiamata torre dell'acqua o dell'orologio (in base a delle sue funzioni) o, più semplicemente, torre di Nerviano in quanto simbolo della città stessa.
Ecco la torre Littoria presa frontalmente in una foto di fine anni 60/inizio 70. All'altezza della torre inziava il raddoppio della stazione. In questa foto la tranvia ha già cessato l'attività: i fili di contatto sono già stati asportati(sono stati rimossi subito dopo la chiusura), mentre i binari sono ancora al loro posto(questi sono invece rimasti per parecchi anni posati).
(Su B.A.DO foto dalla 42 alla 46)
Fatta la curva della torre si entrava in stazione. Questa era dotata di un raddoppio che partiva dalla torre e terminava bruscamente di fronte alla stazione stessa. Fino agli 40 dietro la stazione esisteva uno scalo verosimilmente usato per caricare le merci provenienti dalle tante manifatture locali. Lo scalo è poi sparito e la sua area è stata usata per edificare un magazzino e delle abitazioni private. L'accesso avveniva tramite un cancello posto all'inizio del raddoppio lato torre, cancello esistente ancora oggi e che dà accesso al rigoglioso giardino di una villa. La cinta attorno allo scalo esiste ancora oggi ma è stata parzialmente trasformata in cinta in cemento a più riprese.
Ecco la stazione con scalo in una cartolina d'epoca. L'edifio della stazione non è ancora stato ampliato.
Interessantissima foto presa sull'igresso dello scalo. Si notano una coppia di scambi a metà del raddoppio e un accesso in regresso dall'area dello scalo verso il piazzale posto dietro la torre dell'acqua.
Con questa la sottostante sequenza di 3 foto si può fare una rubrica del tipo molto ieri/ieri/oggi circa quello che si vede dalla sommità della torre di Nerviano. Tutte e tre gli scatti sono stati fatti puntanto lo sguardo sull'abitato di Nerviano. Oltre ad esso, in prossimità della chiesa sullo sfondo, si vede quello di Parabiago. Infine, ancora più lontano, quello di Canegrate.
Il Primo degli scatti mostra la stazione con il relativo piazzale nella situazione originale. L'edificio della stazione è quello in fondo al raddoppio. Poco sopra ad esso si vedono una coppia di edifici che parzialmente invadono il sempione stesso. Naturalmente con il tempo sono spariti lasciando lo spazio per nuove costruzioni a filo con le altre. Praticamente in strada sono presenti solo pedoni e biciclette.
In questo scatto il paesaggio è cambiato poco, in compenso ci sono in giro le macchine(una delle due pare essere una balilla).
Infine qui siamo negli anni 70. I binari sono spariti così come anche l'area dello scalo ora occupata da edifici. L'edificio della stazione è stato ampliato. Il paesaggio stesso è cambiato con la comparsa di varie palazzine. Una curiosità:Sotto la palazzina chiara nell'angolo in basso a sinistra c'è uno dei vari bar(e a dir la verità c'è sempre stato) dedicati alla tranvia. Infatti si chiama "bar stazione".
L'edificio della stazione, seppur abbandonato da vari anni, esiste ancora. negli anni 60 è stato ampliato aggiungendo la sezione comprendente le ultime due finestre sulla sinistra.
Uscendo dalla stazione ci si avvicina al canale di irrigazione Villoresi, che verrà fiancheggiato alla destra del Sempione all'altezza della curva a sinistra che si vede in fondo alla foto. Il Villoresi nasce assieme al canal grande all'altezza di Lonate pozzolo e giunge a Milano. Viene normalmente riempito ad aprile e svuotato tra fine settembre ed inizio ottobre. Durante i mesi freddi, in caso di forti alluvioni, viene usato come bacino di emergenza(cosa che avviene con una certa frequenza).
La prima delle foto a colori presenti sul libro B.A.DO è stata presa all'altezza della siepe dopo il semaforo: essa mostra una delle Breda in corsa in un tratto in sede propria.
La presenza del Villoresi è nascosta dagli argini rialzati. Su di essi passa (da ambo le parti) "l'alzaia di sopra", strada di servizio del canale su cui il traffico ciclopedonale è tollerato a rischio e pericolo e del passante con velocità limitata a 15 km/h. L'alzaia è fondamentalmente una stradina sterrata non protetta a ridosso dell'argine. Seguendola è possibile andare dal parco del ticino fino a quello delle groane passando per quello del roccolo e attraversando vari paesi. Ultimamente si sta procedendo a convertirla a tratti in una ciclopedonale protetta vera e propria. Il traffico è aumentato molto nelle zone in cui il lavoro è stato compiuto,facendo diventare l'alzaia una valida alternativa rapida ed ecologica per gli spostamenti da paese a paese. (consigliate le escursioni nella bella stagione).
Poco dopo la prima curva a sinistra se ne trova una a destra. In fondo a questa curva si incrocia il santuario della Colorina di cui, per saperne di più, rimando su wikipedia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_ ... a_Colorina
Qui vediamo la Colorina in una foto d'epoca(credo anni 20) presa o dall'alzaia o dal tram. L'esigua larghezza del sempione, che doveva essere spostato più vicino alla chiesa rispetto a quanto lo sia adesso, e l'assenza del binario fanno dedurre che quest'ultimo fosse posato in sede propria.
Uscito dalla curva il tram doveva affrontare un lungo rettilineo in salita che culminava sul ponte di sovrappasso del Villoresi. In quel punto in Villoresi esegue una stretta curva verso est discostandosi dal sempione, per dirigersi verso il centro abitato di Parabiago.
Ecco qui il ponte oggi preso dall'alzaia. A destra abbiamo Nerviano, a sinistra San Lorenzo. La curva a gomito è nascosta dal ponte e punta verso destra. Tutti ponti più vecchi sul villoresi seguono questo stile.
Ecco qui il ponte preso dall'altra sponda dell'alzaia in una foto d'epoca. Tecnicamente il Villoresi non è balneabile, ma qui vediamo un uomo pronto a tuffarsi. Questa pratica non è mai morta, mentre di bagnanti ne muoiono regolarmente per tante ragioni. (se il villoresi non è balneabile ci sarà un motivo....). Notare nella foto i pali della tranvia sulla sinistra.
Tra la curva a gomito del Villoresi e il Sempione esiste da sempre la locanda "Villoresi". Nella foto in alto a destra si vedono il ponte e la curva a gomito.
Passato il ponte il sempione continuava in discesa. La tranvia, secondo più fonti, costeggiava a raso il muro sulla destra in sede propria. Pare che binari e pali siano rimasti qui per molto tempo(e forse da bambino ho visto qualcosa... così ricordo io). In primavera, dopo il taglio delle graminacee, mi piacerebbe andare a fare un sopralluogo. A metà della curva in fondo alla foto si entra nella frazione Costa San Lorenzo di Parabiago.
Ancora dentro Costa San Lorenzo di cui ho trovato a casa di un amico una foto degli anni 30 che magari in futuro posterò.
(Su B.A.DO foto 47)
In fondo alla proprietà sulla sinistra termina Costa San Lorenzo e si entra in San Lorenzo (vedi cartello sulla sinistra). Parabiago è stato il maggior centro manifatturiero della zona, nonchè capitale della scarpa. Le tante manifatture erano di piccole dimensioni e di proprietà della piccola borghesia. Questo spiega la presenza di tante lussuose ville d'epoca in questa zona. Ancora oggi qualche azienda manifatturiera sopravvive nell'ambito delle rifiniture di capi di abbigliamento, ma siamo ben lontani dagli anni d'oro di questa zona.
In fondo alla foto, all'altezza del camioncino bianco, troviamo sulla destra piazza San Lorenzo, punto di termine dell'escursione.
Nella foto precedente, all'altezza dell'edificio bianco d'angolo a sinistra del sempione, c'era la stazione. Essa era priva di raddoppio e dalla parte opposta del sempione rispetto al binario. Ancora oggi, appeso a quell'edificio, esiste il cartello della fermata. Fino ad una dozzina di anni fà era in perfette condizioni, con scritte bianche e sfondo azzurro... poi pian piano si è arrugginito e sbiadito.
Da domani saprò se sarò libero!!!
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
La tratta extraurbana "perduta" Pero-Rho
Con l'aggettivo perduta intendo dire che non solo è stata persa la tranvia, ma pure la strada! Negli anni 60 si era indivuata in questa zona l'area per l'inizio della tangenziale est-sud di Milano. Questa idea si è concretizzata in un faraonico svincolo della tangenziale(che badate bene, non era ancora così grosso come quello in cartina!). Il progetto ha avuto altre implicazioni non da poco:
-> lo spostamento del sempione fuori da Rho, facendolo diventare una sorta di tangenziale di Rho a 4 corsie che corre a nord-ovest dell'abitato. (Superato lo svincolo il sempione torna ad essere la vecchia strada di sempre.)
-> Il vecchio sempione, diventato Corso Europa, ha subito un piccolo allungamento del tracciato per farlo reimmettere sul sempione all'altezza di Pero. Questo ha comportato l'eliminazione di un tratto rettilineo in campagna condiviso con la tranvia.
->L'eliminazione della tranvia che passava, assieme al vecchio sempione, poco più a sud dello svincolo.(a dire il vero lo spazio per lasciarla c'era....)
Negli ultimi 10 anni, con lo spostamento della fiera tra Rho e Pero, la situazione è stata nuovamente stravolta. Il sempione ha assunto dei connotati da autostrada prima di Pero. Tramite un giro di loschi affari è stato costruito un immenso toboga di rotonde e raccordi (vedi cartina sotto) che portano alla fiera e consentono, in maniera complicata, lo smistamento del traffico tra Rho, Pero, Bollate, Baranzate e paesini limitrofi.
Nella cartina sottostante abbiamo:
->in Rosso il nuovo corso della tranvia dopo l'elettrificazione
->in arancio il vecchio tracciato della tranvia prima dell'elettrificazione
->In grigio il tratto il tratto di sempione e di tranvia perduti.
Nel tratto in grigio più vicino all'abitato di Rho si può ancora vedere il terrapieno su cui scorreva il sempione. Oggi questo tratto è ridotto ad una stradina sterrata che porta a degli orticelli privati. Onestamente non mi ci sono avventurato in quanto è un luogo molto poco raccomandabile(chi ha orecchie per intendere intenda...)
Nuovo tragitto per l'ingresso nell'abitato di Rho.(191X-1966)
La seguente breve "gita" parte dal punto segnato in blu nella cartina vista poco sopra. Dopo aver percorso 700m in direzione Gallarate lungo il Corso Europa, si giunge al sottopasso con le ferrovie Milano-Torino e Milano-Gallarate (e da li varie destinazioni).
Un tram proveniente da Milano giungeva da sinistra(dove c'è il tratto di sempione perduto) per immettersi tramite una curva nell'attuale corso Europa.
Sempre su corso Europa. A destra un sostituto "movibus" del tram. In fondo alla foto inizia una discesa che porta al sottopassaggio con la ferrovia.
Alla fine della discesa vi è una curva a destra. Nascosto sulla destra il sottopassaggio ferroviario. Da sinistra giunge invece via Ghisolfa.
Vecchio tracciato della tranvia a vapore (1880-191X)
Si sfruttano le cartine precedenti. Il punto di partenza è sempre il punto blu nella prima cartina. Il verso di percorrenza è sempre Milano->Gallarate. Imboccata via Mascagni, il tram attraversava a Raso le ferrovie Milano-Torino e Milano-Gallarate (il nuovo tracciato del raccordo della raffineria non esisteva ancora). Finita via Mascagni i binari entravano in via della Pace, che poi muta nome in via Marconi, per poi andare ad immettersi in Corso Europa. Nel complesso questa tratta era lunga 800m.
L'inizio di via Pietro Maccagni, attualmente strada privata. In fondo abbiamo quello che una volta era l'attraversamento a raso con la ferrovia. Il passaggio a livello, come tanti altri lungo la linea, non esiste più:sarebbe impossibile tenerne aperto uno in questo punto!. Si vede anche un casello convertito ad abitazione. Più a sinistra, nascosta nella foto, inizia una montagnetta artificiale antirumore che serve a separare le case di questa zona dalla ferrovia.
Foto presa nel verso Gallarate->Milano. Questo è l'altra porzione di via Maccagni. In fondo c'è l'ex intersezione con la ferrovia.
Usciti da via Maccagni il tram entrava in via della Pace. In fondo alla foto la via termina con una ampia curva verso destra. Dopo il nome cambia in Via Marconi.
Percorso via Marconi, il tram curvava verso destra in Corso Europa. In fondo ho segnato il nuovo tragitto che si snodava interamente su Corso Europa.
Con l'aggettivo perduta intendo dire che non solo è stata persa la tranvia, ma pure la strada! Negli anni 60 si era indivuata in questa zona l'area per l'inizio della tangenziale est-sud di Milano. Questa idea si è concretizzata in un faraonico svincolo della tangenziale(che badate bene, non era ancora così grosso come quello in cartina!). Il progetto ha avuto altre implicazioni non da poco:
-> lo spostamento del sempione fuori da Rho, facendolo diventare una sorta di tangenziale di Rho a 4 corsie che corre a nord-ovest dell'abitato. (Superato lo svincolo il sempione torna ad essere la vecchia strada di sempre.)
-> Il vecchio sempione, diventato Corso Europa, ha subito un piccolo allungamento del tracciato per farlo reimmettere sul sempione all'altezza di Pero. Questo ha comportato l'eliminazione di un tratto rettilineo in campagna condiviso con la tranvia.
->L'eliminazione della tranvia che passava, assieme al vecchio sempione, poco più a sud dello svincolo.(a dire il vero lo spazio per lasciarla c'era....)
Negli ultimi 10 anni, con lo spostamento della fiera tra Rho e Pero, la situazione è stata nuovamente stravolta. Il sempione ha assunto dei connotati da autostrada prima di Pero. Tramite un giro di loschi affari è stato costruito un immenso toboga di rotonde e raccordi (vedi cartina sotto) che portano alla fiera e consentono, in maniera complicata, lo smistamento del traffico tra Rho, Pero, Bollate, Baranzate e paesini limitrofi.
Nella cartina sottostante abbiamo:
->in Rosso il nuovo corso della tranvia dopo l'elettrificazione
->in arancio il vecchio tracciato della tranvia prima dell'elettrificazione
->In grigio il tratto il tratto di sempione e di tranvia perduti.
Nel tratto in grigio più vicino all'abitato di Rho si può ancora vedere il terrapieno su cui scorreva il sempione. Oggi questo tratto è ridotto ad una stradina sterrata che porta a degli orticelli privati. Onestamente non mi ci sono avventurato in quanto è un luogo molto poco raccomandabile(chi ha orecchie per intendere intenda...)
Nuovo tragitto per l'ingresso nell'abitato di Rho.(191X-1966)
La seguente breve "gita" parte dal punto segnato in blu nella cartina vista poco sopra. Dopo aver percorso 700m in direzione Gallarate lungo il Corso Europa, si giunge al sottopasso con le ferrovie Milano-Torino e Milano-Gallarate (e da li varie destinazioni).
Un tram proveniente da Milano giungeva da sinistra(dove c'è il tratto di sempione perduto) per immettersi tramite una curva nell'attuale corso Europa.
Sempre su corso Europa. A destra un sostituto "movibus" del tram. In fondo alla foto inizia una discesa che porta al sottopassaggio con la ferrovia.
Alla fine della discesa vi è una curva a destra. Nascosto sulla destra il sottopassaggio ferroviario. Da sinistra giunge invece via Ghisolfa.
Vecchio tracciato della tranvia a vapore (1880-191X)
Si sfruttano le cartine precedenti. Il punto di partenza è sempre il punto blu nella prima cartina. Il verso di percorrenza è sempre Milano->Gallarate. Imboccata via Mascagni, il tram attraversava a Raso le ferrovie Milano-Torino e Milano-Gallarate (il nuovo tracciato del raccordo della raffineria non esisteva ancora). Finita via Mascagni i binari entravano in via della Pace, che poi muta nome in via Marconi, per poi andare ad immettersi in Corso Europa. Nel complesso questa tratta era lunga 800m.
L'inizio di via Pietro Maccagni, attualmente strada privata. In fondo abbiamo quello che una volta era l'attraversamento a raso con la ferrovia. Il passaggio a livello, come tanti altri lungo la linea, non esiste più:sarebbe impossibile tenerne aperto uno in questo punto!. Si vede anche un casello convertito ad abitazione. Più a sinistra, nascosta nella foto, inizia una montagnetta artificiale antirumore che serve a separare le case di questa zona dalla ferrovia.
Foto presa nel verso Gallarate->Milano. Questo è l'altra porzione di via Maccagni. In fondo c'è l'ex intersezione con la ferrovia.
Usciti da via Maccagni il tram entrava in via della Pace. In fondo alla foto la via termina con una ampia curva verso destra. Dopo il nome cambia in Via Marconi.
Percorso via Marconi, il tram curvava verso destra in Corso Europa. In fondo ho segnato il nuovo tragitto che si snodava interamente su Corso Europa.
Da domani saprò se sarò libero!!!
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
dal 15 0tt0bre per una settimana ci sarà una mostra fotografica sul tram a gallarate!
Dal 15 ottobre alle ore 18.00 fino a 21 ottobre alle ore 22.00, presso il museo della Società Gallaratese degli Studi Patri, via Borgo Antico, Gallarate , si terrà una mostra dedicata al tram Milano-Gallarate e alle diramazioni per Cassano Magnago e Lonate Pozzolo.
Qui il link per l'evento.
https://www.facebook.com/events/list#!/ ... 697277929/
----
Alcune vedute di Rho.
i binari non si vedono ma ci sono:tagliano in due la cartolina
Dal 15 ottobre alle ore 18.00 fino a 21 ottobre alle ore 22.00, presso il museo della Società Gallaratese degli Studi Patri, via Borgo Antico, Gallarate , si terrà una mostra dedicata al tram Milano-Gallarate e alle diramazioni per Cassano Magnago e Lonate Pozzolo.
Qui il link per l'evento.
https://www.facebook.com/events/list#!/ ... 697277929/
----
Alcune vedute di Rho.
i binari non si vedono ma ci sono:tagliano in due la cartolina
Da domani saprò se sarò libero!!!
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
E' da poco stata aperta la mostra sulla tramvia Milano-Gallarate. Peccato che è aperta solo per un paio di ore durante queste sere fino al 21 ottobre. (l'orario dovrebbe essere dalle 18.00 alle 20.00... forse oggi si protrae fino alle 22.00.. ma è poco chiaro).
Sono già uscite delle foto inedite .
Sono già uscite delle foto inedite .
Da domani saprò se sarò libero!!!
- tramvia biella-oropa
- Messaggi: 572
- Iscritto il: 01/11/2011, 17:11
- Località: Miagliano (BI)
- Contatta:
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
bene per le foto!
male per gli orari poco chiari!
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
Domani sera spero di riuscire a farci un salto... anche se sarà una comica!.
PS: mercoledì finalmente ho lo scanner e il computer ad esso collegato libero!
PS: mercoledì finalmente ho lo scanner e il computer ad esso collegato libero!
Da domani saprò se sarò libero!!!
- Bremen
- Messaggi: 7084
- Iscritto il: 14/11/2009, 14:00
- Località: Milano
- Contatta:
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
You and us, or I and them
There comes a time to take a stand
The wheel is watching all, it keeps on burnin
There comes a time to take a stand
The wheel is watching all, it keeps on burnin
- Brighello
- Messaggi: 1388
- Iscritto il: 01/10/2010, 18:54
Re: 1932 - Lombardia- STIE - Motrice 41 e Locomotore 7
In quel luogo non è cambiato quasi nulla, tranne che se non ricordo male la sparizione della sottostazione per i 600 V delle varesine.
Notevole il cartello con la pubblicità per caricare la macchina sul treno lungo il passo del sempione.
Notevole il cartello con la pubblicità per caricare la macchina sul treno lungo il passo del sempione.
Da domani saprò se sarò libero!!!